In una lettera al ministro Franceschini

Campo di Fossoli a rischio? Il punto di Bellelli e Castagnetti

E la Ghizzoni incalza: “Serve intervento statale

Ci tengono a fare il punto della situazione sullo stato attuale e sui progetti futuri dell’ex Campo di Fossoli, il sindaco Alberto Bellelli e il presidente della Fondazione Fossoli, l’onorevole Pierluigi Castagnetti, dopo che il sito storico è stato inserito nella classifica del World Monuments Fund, tra i luoghi che rischiano di scomparire a causa dell’incuria e del degrado.

Lo hanno fatto in una lettera, diretta al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, in cui sottolineano “…l’importanza di procedere ad un intervento complessivo di recupero e salvaguardia dell’ex Campo: attività che Fondazione Fossoli e Comune di Carpi stanno portando avanti da tempo”.

Il primo step per la riqualificazione del sito, sarebbe l’intervento di durata triennale, inserito nel Programma delle Opere pubbliche e dei Beni Culturali della Regione: “La Direzione regionale – scrivono nella missiva –, con uno stanziamento di 100 mila euro, ha attuato i primi interventi di messa in sicurezza post sisma, realizzando inoltre le analisi e i rilievi che hanno consentito lo sviluppo del progetto, che la Giunta comunale di Carpi ha approvato nei mesi scorsi. Si tratta di uno stanziamento di 670 mila euro, di cui 362 mila messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei programmi post-sisma. Come previsto dal Protocollo, questo intervento costituirà il punto di partenza per sviluppare un intervento complessivo di recupero e salvaguardia dell’ex Campo di concentramento di Fossoli“.

Sulla questione è intervenuta anche la parlamentare carpigiana Manuela Ghizzoni: „La segnalazione internazionale non ha tenuto conto degli sforzi fatti dagli enti territoriali per il recupero e la valorizzazione di questo luogo. Lo sforzo locale per quanto importante, da solo, non è sufficiente per portare a termine un grande progetto di tutela e valorizzazione. Un progetto che c'è, lo ricordiamo, ed è stato frutto di una lunga riflessione che aveva per obiettivo non solo recuperare le strutture, ma rendere il luogo quanto più fruibile per i visitatori. Per intervenire su questo patrimonio storico e culturale, che è un bene dell'intero Paese, occorre l'impegno dello Stato. Un passo importante affinché all'onta degli orrori nazisti non si aggiunga quella di averne dimenticato la memoria. Il mio impegno in questa direzione è immutato”.

 

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