Carpi oggi sui giornali. Trasporti: la protesta degli studenti. Il giudice e il rapinatore. Carte identità al rallentatore
Lo ha fatto per soldi, non è stato lui a rubare la Clio, i due ragazzi tunisini sono venuti a prenderlo a bordo dell'autovettura e insieme hanno atteso che la tabaccheria di Cortile aprisse. Nelle sue dichiarazioni al giudice riportate oggi di spalla dal Carlino il ragazzo senegalese arrestato perché colto, a differenza dei complici, in flagranza di reato, ha detto di essersi pentito, di vivere con la madre e di soffrire di una cardiopatia per la quale percepisce anche una pensione di invalidità. Alla luce dei precedenti (il furto dei bus e la distruzione dell'ingresso del Meucci, la fuga dalla comunità di Bologna) al termine dell'udienza di convalida il magistrato ha deciso di trattenerlo in carcere.