Oggi sui giornali. Vasta eco dell'aggressione all'artista Saltini. Monica Medici candidata da Carpi Futura e Movimento civico. Le vie in dialetto

L'aggressione di ieri ad Andrea Saltini nella chiesa di Sant'Ignazio che ospita la sua mostra Gratia Plena e la vandalizzazione del suo dipinto più contestato sono al centro delle cronache odierne. Che debordano dalla pagine carpigiane di Carlino e Gazzetta per conquistare, oltre che servizi sulla stampa e sulle reti televisive nazionali, le prime pagine dei due quotidiani. I resoconti del fatto in sé non differiscono di molto dalle notizie subito apparse ieri sul web, se non per un dettaglio: dopo aver imbrattato la tela contestata, tagliandola, l'aggressore aveva gettato il coltello per dirigersi verso l'uscita quando l'artista lo ha fermato. E' stato allora che lo ha colpito con un violento pugno, provocando a Saltini una ferita che avrebbe poi richiesto quattro punti di sutura al Pronto Soccorso, con 15 giorni di prognosi. Il resto è noto: la fuga in via Rocca, poi in via Paolo Guaitoli e poi in via Andrea Costa sotto il cui portico sono stati rinvenuti una giacca, i guanti e una parrucca nera con cui l'aggressore si era dissimulato, insieme a una mascherina, disseminati in una ventina di metri. La Scientifica ha fotografato e registrato ogni referto, ma fondamentale sarà l'esame delle registrazioni delle videocamere. Digos e Carabinieri sono comunque mobilitati e la caccia all'individuo è cominciata. Mentre il legale di Saltini ha annunciato, riportano Carlino e Gazzetta, che l'artista ha sporto denuncia, ampia è stata la risonanza dell'episodio e unanime la solidarietà espressa all'artista, registrati nei resoconti dei due quotidiani, e la condanna da parte delle istituzioni, a partire dal Comune e dalla Diocesi, delle forze politiche e perfino del movimento Pro Vita e Famiglia che è stato fra i più accesi oppositori della mostra, lanciando una petizione che ha raccolto 30mila firme in tutta Italia. Il Sindaco riferisce anche di diversi post a favore del gesto e si chiede se, come comunità, si possano denunciare queste persone che disseminano odio. Su entrambi i quotidiani spunta poi l'avvocato forlivese Francesco Minutillo, autore dell'esposto contro la mostra presentato alla Procura a nome di fedeli delle province di Bologna, Forlì e Ravenna, che non vuole commentare l'episodio, ma che ribadisce come la mostra dovesse essere chiusa. segue

 

L'altra notizia del giorno, questa volta di esclusivo interesse carpigiano, la dà la Gazzetta ed è la candidatura a sindaco di Monica Medici da parte di Carpi Futura e del Movimento civico fondato dalla stessa Medici dopo la fuoruscita dal Movimento Cinque Stelle. L'ex consigliera pentastellata diventa dunque la candidata di una coalizione civica, che nasce in aperta opposizione al candidato del centrosinistra, Riccardo Righi, ritenuto una prosecuzione dell'attuale Amministrazione, mentre, sostiene Medici nell'intervista al quotidiano, se alle primarie del centrosinistra l'avesse spuntata Giovanni Taurasi forse un dialogo avrebbe potuto essere allacciato. Con Carpi Futura, aggiunge Medici, c'è stata spesso condivisione di vedute in Consiglio e la Carpi di oggi, con la sua complessità, non può esaurirsi nel bipolarismo centro sinistra - centro destra, ma deve poter contare su una terza opzione.

 

 

L'apertura del Carlino è incentrata sulla proposta, che ha unito il consigliere del Pd Mauro D'Orazi e il capogruppo della Lega, Giulio Bonzanini, definita "di recupero culturale e di memoria locale” e che consiste nell'aggiungere alle targhe delle attuali vie del centro delle targhette con le denominazioni dialettali delle stesse vie. Tanto più che quelle vecchie denominazioni – fatte indistintamente risalire all'Ottocento dai due proponenti – sono state messe in ombra da intitolazioni legate alla celebrazione della storia patria, anche se resistono nella memoria degli anziani di Carpi. Ecco perché, come spiegano i due proponenti, l'idea parte da figure di opposti schieramenti politici: la contemplazione estetizzante e nostalgica della Carpi di un tempo dell'uno si incontra con la repulsione per la storia dell'Italia Unita della Lega nella sua versione originaria.