La scomparsa di don Roberto Bianchini

Un prete in apparenza burbero, ma dolce aperto e di indole ribelle

Non era quel che si dice un “prete comodo”, don Roberto Bianchini. Alto, di figura ragguardevole, con lo sguardo severo e volitivo, poteva sembrare a un primo approccio un poco scorbutico e destare anche impressioni contrastanti. Ma lui, don Roberto, classe 1940, nativo di Mortizzuolo nella bassa mirandolese, dietro la scorza un po’ rude nascondeva un cuore dolce e aperto all’amicizia.

 

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