Multiutility - Servizio adorante del Sole 24 Ore

Fusioni e acquisizioni: Hera accelera pensando a titolo e dividendi

MILANO - Se qualcuno avesse pensato anche solo per un istante che le resistenze dei carpigiani a lasciar inghiottire Aimag da Hera avrebbero impensierito più di tanto il colosso regionale delle multiutility nell'andare avanti nel suo progetto industriale, ebbene, quel qualcuno dovrebbe leggere la “Lettera al risparmiatore” che uno dei più autorevoli quotidiani economici nazionali (Il Sole 24 Ore, di Confindustria) ha recentemente dedicato proprio a Hera. Tre i pilastri della politica industriale della multiutility guidata da Tomaso Tommasi di Vignano: ampliare la propria base clienti, proseguire nell'efficentamento e nella crescita con le ormai prossime gare per il gas, infine: “spingere, nel settore ambiente, il modello dell'economia circolare (cioè quello del riciclo dei rifiuti, ndr) anche grazie alla pratica di Mergers & Acquisitions”, che vuol dire in parole povere:”fusioni ed acquisizioni” di altre aziende già operanti nel settore, leggi anche Aimag. Come spiegano gli analisti de Il Sole 24 Ore, Hera punta ad incrementare i ricavi e ha sempre in mente di acquisire realtà minori di settore per eliminare da una parte la concorrenza e per incrementare dall'altra il suo giro d'affari che già oggi (dati primo trimestre 2017) supera i mille e 585 milioni di euro, più di 350 milioni rispetto all'analogo periodo del 2016. Secondo l'analisi tecnica de Il Sole 24 Ore, il valore dell'azione di Hera alla borsa valori di Milano (ha superato stabilmente  il valore di 2,65 euro, punta ai 3 euro) potrebbe rappresentare un trampolino di lancio ulteriore per il titolo della società bolognese. Questa performance di borsa ha indotto alcuni (per esempio il Comune di Rimini) a realizzare sul mercato parte della quota azionaria detenuta nella multiutility e altri (per esempio la Fondazione Cassa Risparmio Carpi) a lamentare il mancato affare di un concambio di azioni Aimag-Hera che si sarebbe concretizzato in una plusvalenza milionaria. Hera, dal canto suo, nel denunciare ricavi (e utili) in ulteriore rialzo, ribadisce che il suo progetto industriale 2016-2020 punta in alto: margini operativi lordi ancora più performanti e riduzione dell'indebitamento. E le fusioni? “La multiutility - scrive Il Sole 24 Ore - ricorda che anche in passato è stata capace di realizzare molteplici fusioni”, anche in mancanza di una precisa normativa e pur in presenza di multiutility pubbliche. Il segnale, per chi lo voglia intendere, appare abbastanza preciso. Altro segnale: anche Iren, concorrente di Hera sul mercato regionale, ha realizzato buone performance. Ma da sempre Iren non ha espresso alcun interesse per Aimag, forse per un non espresso patto di non concorrenza fra le due aziende. E infine Aimag: se le cose vanno così bene per le grandi multiutility, come vanno (dal punto di vista economico) quelle della “piccola” Aimag? Il vertice aziendale, ad oggi, non ha battuto colpo. Lo scorso anno il bilancio non venne presentato alla stampa, quest’anno la presidente in carica si sbilancerà a confrontarsi sui numeri?

f.s.

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