La festa dell'ultimo caseificio
SANTA CROCE – Si è svolta presso la chiesa parrocchiale di Santa Croce la tradizionale festa di San Giorgio organizzata dal Caseificio Sociale oratorio San Giorgio, l’ultimo caseificio presente sul territorio carpigiano. La cooperativa agricola, che fu fondata nel lontano1933, oggi raggruppa otto aziende agricole della nostra zona ancora profondamente impegnate nel settore zootecnico e caseario. La produzione di Parmigiano Reggiano del San Giorgio ha raggiunto infatti lo scorso anno le 6300 forme circa con un rilevante giro d’affari che in parte transita anche nello spaccio aziendale di via delle Nazioni Unite a Santa Croce. «Nel nostro magazzino, che abbiamo recentemente potenziato – conferma Emilio Cavazzuti, vice presidente del Caseificio – stagioniamo attualmente sino ad un massimo di 12 mila forme, in pratica la produzione di due anni. Non siamo più costretti a stagionare parte della nostra produzione presso magazzini di terzi, con un notevole risparmio economico. Fortunatamente, dopo quattro anni di prezzi scarsamente remunerativi, soprattutto per chi lavorava in economia, adesso il mercato sta offrendo maggiori soddisfazioni per noi produttori». Ad accogliere alla festa di Santa Croce i soci, i dipendenti e gli amici del Caseificio oratorio San Giorgio c’era il presidente della cooperativa, Attilio Redolfi. Fra gli ospiti intervenuti, anche il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli e il vicepresidente della “cugina” Cantina sociale di Santa Croce, Lauro Coronati.