Dagli oneri meno soldi alle chiese

Il 7 per cento dell’introito da oneri di urbanizzazione che i Comuni, secondo la legge 10 del 1977, debbono mettere a disposizione delle istituzioni religiose, a Carpi ammonterà complessivamente per l’anno 2015 a 34 mila 144 euro. La somma verrà poi ripartita tra la Diocesi di Carpi e l’Associazione cristiana dei Testimoni di Geova, proporzianalmente alle richieste documentate. Non si può fare a meno di osservare come la somma, che è sempre una spia significativa dell’andamento dell’attività edilizia, derivi da un gettito totale di oneri di urbanizzazione pari a 488 mila euro: una cifra molto lontana da quelle degli anni d’oro della cementificazione, quando per oneri di urbanizzazione il Comune di Carpi arrivò a incassare fino a 3 milioni di euro (anno 2006), mantenendosi comunque sempre intorno ai 2 milioni annui, almeno fino al 2009, da cui inizia invece la parabola discendente. Un secondo fattore da mettere in rilievo è che sulla destinazione del 7 per cento pende un parere della Regione Emilia Romagna del 4 dicembre scorso secondo il quale non sarebbe del tutto chiaro che sussista per i Comuni l’obbligo di assegnare il 7 per cento alle chiese e algli altri edifici adibiti a servizi religiosi. In attesa di chiarimenti, l’Amministrazione comunale di Carpi, spiega la determina del Dirigente delle Finanze, “…ritiene al momento di continuare ad assegnare il contributo”.

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