In Consiglio il crocevia Peruzzi e le ispezioni dei Nas nei ristoranti

Tra tempeste perfette e cortocircuiti informativi

Vai a prevedere la piega che possono prendere certe discussioni in Consiglio comunale... Una proposta di mozione dei Fratelli d’Italia, per esempio, presentata subito dopo le notizie apparse sulle presunte carenze riscontrate dai Nas al Ramazzini e rimasta un tantino spiazzata dalle successive spiegazioni dell’Asl, ha finito per innescare, durante l’ultima seduta del civico consesso, un dibattito su quello che è stato definito un “corto circuito” dell’informazione. E questo soprattutto dopo che il Sindaco, pur ammettendo che il Ramazzini potrebbe essere certamente più bello di quello che è, aveva espresso il proprio rammarico per i titoli sensazionalisti di alcuni quotidiani che a suo parere avevano esagerato la portata dei rilievi dei Nas. 

A fissare bene la questione è stato lo stesso autore della mozione, Cristian Rostovi, rappresentante di Fratelli d’Italia: “Lo so che vado fuori tema – ha premesso –. Ma preoccupa anche quel che sta accadendo nell’informazione in questo ultimo periodo. Presumo che i giornali avessero ricevuto un comunicato stampa o una informativa, non possono essersi inventati le cose. È accaduto con l’ospedale, ma anche con il ristorante Domus e il Giusto Spirito: troppe volte i giornali hanno riportato notizie frutto di comunicati stampa che poi si rivelavano sbagliati o da modificare”. E ha aggiunto: “Dove stia l’errore non lo so, ma se fossi il Sindaco vorrei capire che cosa faccia scattare il corto circuito: sono i comunicati stampa del Carabiniere che sono esagerati o scritti male? Io una telefonata la farei per chiarire, perché la città non ci fa una bella figura. Si viene a sapere di ristoranti con problemi che poi non si rivelano tali e di un ospedale in condizioni da terzo mondo, che poi non lo è, e arrivano i comunicati dei Carabinieri. Per cui o i Carabinieri sbagliano a farli o sono i giornali a esagerare. Bisogna capire – ha concluso – dove stia il corto circuito”. Dal canto suo il consigliere Roberto Benatti ha sottolineato come “...da un anno assistiamo a questo tipo di comunicazione che fa molta scena, ma alla fine non porta ad alcun risultato”, se non quello, ha sottolineato, di mettere in secondo piano problemi ben più seri dell’ospedale che non sono alcune macchie di umidità e la stessa situazione della sicurezza di cui nessuno parla più, mentre un anno fa era il tema prevalente. Lo stesso Giorgio Verrini, consigliere di Carpi Futura, pur ricordando i nodi irrisolti della sanità locale, ha ammonito a “..stare attenti a buttare fango sull’ospedale o su ristoranti, provocando danni difficili poi da recuperare”.

 

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