La precaria situazione dei Vigili del Fuoco di Carpi

Emergenza per l'emergenza

CARPI – «Dovremmo essere almeno sette per turno: una squadra di cinque per il primo intervento, una squadra da due con un secondo mezzo di supporto, in caso di necessità. In realtà spesso siamo solo in cinque e quando siamo fuori per un intervento dobbiamo chiedere eventuale aiuto a Modena, che fa quel che può». Fare il Vigile del Fuoco, a Carpi e a Modena, è sempre più difficile: pochi automezzi disponibili, parecchi ormai vecchi ed obsoleti, personale sempre più scarso e sottoposto a turni sempre più serrati. «Non è solo un problema “estivo” – assicura Fabrizio Benvenuti, esponente del CONAPO, il sindacato autonomo dei pompieri maggioritario in provincia di Modena – ma una situazione che si prolunga da tempo, che nel tempo è peggiorata e che probabilmente è destinata a peggiorare ancora».

L’elenco delle doglianze dei Vigili del Fuoco modenesi è lunga ed articolata. Cominciamo da Carpi: «Nella caserma di via Parri – conferma Benvenuti – è in servizio una sola squadra per turno. Normalmente si tratta di una squadra completa di cinque elementi (non possiamo intervenire se non ci sono almeno cinque Vigili per squadra) e una squadra ridotta di altri due elementi che interviene con i mezzi speciali, l’autobotte o l’autoscala, se la specificità dell’emergenza lo richiede. Ma ormai spesso il turno è ridotto a cinque soli Vigili per cui se escono tutti assieme con il mezzo antincendio non c’è poi più nessuno che possa seguire di rinforzo con altri automezzi e occorre che sia Modena ad inviare i rinforzi. In alternativa i cinque Vigili di Carpi possono uscire tre su un mezzo e due su quello di rinforzo ma sempre in cinque sono e se l’intervento è complesso si troveranno in difficoltà a loro rischio e pericolo». Per le emergenze, da tempo è attivo il numero telefonico 115 che fa capo a Modena ma molti carpigiani utilizzano il 692222 che è il numero della caserma di Carpi: quando la squadra carpigiana è fuori, viene attivato il trasferimento di chiamata e risponde il centralino di Modena. «Ma a Modena – puntualizza Benvenuti – non siamo messi meglio che a Carpi: una sola squadra di intervento e poco più; in tutta la provincia ci sono poi solo due autoscale, una a Modena e una a Carpi, mentre una volta ce n’erano anche a Sassuolo e Pavullo. C’è una sola autogru e recentemente abbiamo dovuto anche appoggiare Bologna con il nostro telo gonfiabile per il salvataggio delle persone che si debbono lanciare da un edificio, Rispetto alla pianta organica, che è del tutto insufficiente, oggi siamo in 232 contro i previsti 267, mancano i capi squadra e i capi reparto e anche il nostro dirigente è attualmente un “incaricato” non in pianta stabile. E se San Felice ha bisogno di rinforzo non possiamo più utilizzare il personale di Carpi e dobbiamo mandarlo da Modena». Ciò nonostante il distaccamento di Carpi continua a svolgere un intenso lavoro che va dall’estinzione degli incendi di sterpaglie lungo le strade (cosa assai frequente in questo periodo) al salvataggio di persone anziane che cadono in casa, come nel caso registrato in piazza Garibaldi proprio sabato scorso e che ha implicato lo spiegamento di tutta la squadra di pompieri disponibile con l’utilizzo anche dell’autoscala.

Fabrizio Stermieri 

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