Credito - L'assemblea ha approvato il bilancio 2016

Da Popolare a Spa ma Bper non cambia maggioranza e risultati

MODENA – Giro di boa per BPER, la banca dei modenesi che, al suo 150° esercizio sociale, ha rinnovato parte del suo vertice dirigenziale e si appresta ad affrontare le nuove sfide del mercato del credito il quale, negli ultimi anni, è stato sovente al centro delle cronache e ha manifestato più di un problema di ricapitalizzazione, di immagine e di relazione con il mondo del risparmio e della produzione.

Temi che non hanno interessato direttamente la Banca Popolare dell’Emilia Romagna la quale, nel delicato passaggio da Banca Popolare a società per azioni dettato da norme di legge, ha saputo salvaguardare, stando ai numeri proposti dalla dirigenza dell’Istituto di credito, patrimonio, livello di impieghi e capacità reddituale che si è concretizzata con l’approvazione da parte dell’assemblea di un dividendo di 0,06 euro per azione che sarà posto in pagamento con il prossimo 24 maggio. All’assemblea di bilancio 2017, secondo quanto reso noto dalla banca, hanno preso parte soci rappresentanti quasi il 40 per cento del capitale sociale complessivo. I partecipanti all’assemblea hanno approvato sia il bilancio 2016 della banca che quello consolidato del gruppo bancario, con una maggioranza superiore al 97 per cento degli aventi diritto. L’utile 2016 registrato è stato pari a circa 18,7 milioni di euro. Per erogare il dividendo nella misura deliberata, Bper dovrà tuttavia fare ricorso per altri dieci milioni di euro a riserve straordinarie accantonate in precedenza, trasferendo anche 4,2 milioni di euro dalla riserva straordinaria a quella ordinaria.

Riconfermato sostanzialmente anche il vertice dell’Istituto con la nomina di otto amministratori, di cui sette tratti dalla lista di maggioranza (che ha ottenuto oltre il 70 per cento dei consensi) e uno solo della lista di minoranza. Questi i nomi degli eletti: Luigi Odorici, Alberto Marri, Alfonso Roberto Galante, Pietro Ferrari, Mara Bernardini, Valeria Venturelli, Costanzo Jannotti Pecci Costanzo, e Roberta Marracino Roberta (lista di minoranza). Una analisi diretta dei dati di bilancio proposti dalla banca evidenzia il non facile periodo attraversato dagli istituti bancari negli scorsi anni: rispetto al 2015 è diminuito il margine di intermediazione del 12 per cento e quello di interesse del 5 per cento. Per contro si sono fatte notevoli economie sui costi operativi (meno 4,29 per cento), mentre sono aumentati gli impieghi con la clientela (cioè i crediti erogati) del 4.7 per cento, la raccolta diretta (solo dello 0,20 per cento) e quella indiretta (+8,39). Lungo il suo percorso di innovazione e di ampliamento dell’offerta alla clientela di nuovi servizi, Bper ha infine perfezionato nelle scorse settimane il proprio ingresso nel capitale della società start up Homepal, che opera nel settore della compravendita e dell’affitto di immobili da parte di privati. “Si tratta di una partnership industriale – precisa una nota del Gruppo Bper - che si basa su un accordo distributivo pluriennale volto a valorizzare le sinergie tra i servizi immobiliari offerti da Homepal e quelli finanziari offerti da BPER Banca”.

“L’operazione di partecipazione – dichiara Pierpio Cerfogli Vice Direttore Generale di Bper Banca e Chief Business Officer – coglie l’opportunità di ampliare l’offerta dei servizi per l’abitare ed è coerente con la “value pro position” del progetto casa.bper.it, lanciato da Bper Banca lo scorso novembre. L’Italia mostra un interessante mercato immobiliare con quasi 4 milioni di transazioni ogni anno (compravendite e affitto di immobili), il 50% delle quali avvengono tra privati: la soluzione proposta da Homepal rappresenta quindi la nuova frontiera per queste transazioni e BPER ha deciso di partecipare a questa innovazione”.

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