FIERE - L’ultima edizione all’insegna dei miti del cinema, con tanto di red carpet

Pitti Uomo come Hollywood

C’è stato il solito contorno di personaggi folkloristici in cerca di visibilità e con look estremi. Ma quel che conta sono i numeri Che parlano di un significativo aumento di compratori stranieri e di una folla di visitatori che ha superato le 36 mila uni

FIRENZE – Non ha deluso le aspettative l’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo che si è svolta a Firenze dal 9 al 12 gennaio. Incentrata sul tema del cinema, la fiera della moda uomo si è trasformata in un red carpet dello stile contemporaneo sul quale hanno “sfilato” non soltanto le collezioni di abbigliamento e accessori maschili, ma anche il solito esercito di moderni dandy che ogni anno, durante i giorni del salone, invade i padiglioni della Fortezza da Basso.

Si tratta di ospiti e visitatori che fanno sfoggio di look eccentrici al limite del macchiettistico: abiti di tweed, panciotti, completi in colori accesi, pellicce e accessori vistosi. A completare l’immagine di questi dandy 2.0, cappelli in stile Borsalino e barbe e baffi curatissimi.

Personaggi in cerca di visibilità a parte, il fulcro di Pitti rimangono le tendenze di moda: perché è negli stand della rassegna fiorentina che si decide (o meglio si capisce) come si vestirà l’uomo del futuro. Più di 1.200 marchi, dei quali quasi la metà provenienti dall’estero, hanno presentato le loro collezioni autunno-inverno 2018-19. 

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