Beatrice: “Il vero potere è l’amore, un valore che si sta perdendo”
Due mamme di alunne della Terza A della media Alberto Pio, amiche della madre di Beatrice Bruni, la ragazza stroncata da un attacco cardiaco a soli 13 anni il 7 gennaio scorso e la cui fine ha commosso tutta Carpi, hanno fatto pervenire a Voce un testo da lei redatto per un compito commissionato dall’insegnante di Religione.
Si trattava di commentare una immaginaria conversazione telefonica, in toni simpatici e confidenziali, tra un ragazzo adolescente e Dio che risponde alle sue domande sulle tragedie che affliggono l’umanità, sulla morte del Figlio, sul libero arbitrio, sull’ateismo, sul potere, sull’aldilà, sulla santità, sull’origine dell’uomo. I pensieri di Beatrice, di cui riportiamo di seguito ampi stralci, sono altrettante risposte ai quesiti posti dall’insegnante su quali riflessioni di Dio l’avessero particolarmente colpita. E, alla luce di quel che è accaduto, sono pensieri struggenti che accentuano ancora di più la sensazione di una perdita. Ospitiamo volentieri questo testo di Beatrice che rappresenta anche un commovente messaggio di speranza. E non solo per i ragazzi come lei.
***
“(…) Mi è piaciuta molto – scrive Beatrice – la spiegazione del Paradiso e dell’Inferno, perché di solito è un “luogo” del quale non si hanno molte informazioni e nonostante ciò Dio è riuscito a spiegare in modo dettagliato come potrebbero essere i motivi delle sue decisioni, riguardo al perdono. La risposta sul progresso mi è sembrata molto appropriata, in quanto paragona appunto il progresso a un treno in continuo movimento, su cui noi tutti uomini di oggi viaggiamo ma in effetti non sappiamo dove si possa arrivare. Secondo me è un treno che è partito e non si fermerà mai, perché il progresso è infinito. La risposta sul dominio mi ha fatto riflettere molto, perché è verissimo che può prendere il sopravvento e diventare incontrollabile se dato nelle mani di nazioni, ma è anche vero che il vero potere è l’amore che al giorno d’oggi è un valore che si sta via via perdendo in questo mondo che cambia di continuo con lati positivi e negativi, senza neanche accorgersene. (…).
Se potessi dialogare con Dio molto probabilmente, come ha fatto il bambino, chiederei com’è il Paradiso, se è vero che tutte le persone a noi care vegliano e proteggono tutti noi e soprattutto se, una volta finita la nostra “missione” terrena, potremmo finalmente rivedere le persone che se ne sono andate prima di noi e ritrovarci a festeggiare tutti insieme la gloria di Dio. Inoltre mi piacerebbe vedere il replay di tutta la mia vita e di tutte quelle volte in cui sentivo la presenza di qualcuno a fianco a me che mi aiutava a superare i momenti più difficili. Per curiosità credo che gli chiederei anche: «Che cos’è secondo lei, Dio, la Felicità?», tanto per sapere se ho realmente ragione quando dico che essa è la migliore medicina quotidiana per la vita più sana che ci sia e, da questo punto di vista, io mi sento una persona molto, molto, molto sana! (Fortunata!). Infine, vorrei ringraziare per tutto quello che ha fatto per me e per quello che mi ha donato: una stupenda famiglia e persone che tengono veramente a me!”.