Il paracadutista tedesco che volle vivere a Carpi

CARPI -  Aveva oramai 95 anni e, seppure nato nella Germania del nord, nella lontana Kiel dello Schleswig-Holstein, era cittadino di Carpi da più di sessant’anni. Un tedesco protagonista “dal di dentro” della storia carpigiana della magliera ma anche un tedesco tutto particolare, un ex combattente nelle file dei reparti speciali della Luftwaffe, un paracadutista protagonista assieme al suo reparto, i “Diavoli Verdi”, della strenua quanto inutile resistenza fra le macerie della antichissima abbazia di Monte Cassino, in una delle pagine più tragiche della seconda guerra mondiale in Italia.

Lui, Hans Mecklenburg, classe 1922, recentemente scomparso, paracadutista tedesco, dell’Italia si era innamorato da subito, non appena, diciassettenne, era stato spedito a contrastare l’avanzata anglo-americana che stava risalendo la penisola dopo l’8 settembre del ’43, fra il gennaio e il maggio del 1944. E’ riconoscibile (per chi lo ha conosciuto) in alcuni rarissimi filmati dell’epoca, fra le macerie di Montecassino e assieme ai suoi commilitoni. La sua storia, poi, lui stesso l’ha raccontato a due appassionati di storia militare, Gianni Bianchi e Luca monachello che ne hanno tratto un illustratissimo volume di memorie: “Ero a Cassino – Il Fallschirmjager dei Diavoli Verdi Hans Mecklenburg racconta”.