Memorie - Salvate dai collezionisti dalla scomparsa dell'archivio ottocentesco

Menotti: in quelle lettere scorci di storia familiare

di Fabrizio Stermieri

CARPI - Non si sa quando, non si sa come e neppure quanto. Un solo dato è certo, l'intero ottocentesco l'archivio delle carte della filiale parigina della ditta Celeste Menotti, figli e nipoti, la filiale francese dell'azienda che fu prima di Giuseppe Menotti e poi del figlio, il martire del Risorgimento, Ciro Menotti, a un certo punto della storia è andato disperso, parte al macero e parte, fortunatamente, è finito negli album dei collezionisti e preservato per i posteri. Sono almeno due, infatti, le lettere partite da Carpi nel 1852 e dirette alla filiale di Batignolles (allora sobborgo di Parigi, oggi suo quartiere neppure tanto periferico) che testimoniano della persistente attività commerciale dei Menotti, famiglia imprenditoriale carpigiana, anche dopo i tragici eventi del 1831 che condussero all'impiccagione del patriota Ciro Menotti.

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