La Democrazia cristiana? E’ resuscitata a Novi
Novi – Se qualcuno, dubitando dell’assioma “Moriremo democristiani”, si chiedesse dove sia mai finita la Dc, non deve fare altro che recarsi a Novi: la troverà lì. Precisamente nel palazzo municipale, dove il consigliere di Alternativa per Novi, Davide Boldrin, ha fatto recapitare al Segretario comunale, agli Affari generali, al Protocollo, oltre che al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale la comunicazione ufficiale che d’ora in poi il suo gruppo prenderà il nome “Democrazia cristiana”. Lui, il Consigliere, non si è fatto molti problemi circa la plausibilità giuridica di una scelta siffatta. In compenso, il problema se lo sono posto gli uffici che lo hanno pregato, a scanso di complicazioni giuridiche, di declinare la denominazione, aggiungendoci almeno un “novese”. Il che avrebbe quanto meno circoscritto le gigantesche ricadute politiche dell’evento.
Dal canto suo, Boldrin, si dice certo che, al confronto con le attuali formazioni politiche, la vecchia e gloriosa sigla può tornare a risplendere in tutto il suo fulgore, mondata di tutte le colpe che le sono state attribuite e visto che “…la Dc impiegò meno tempo per rimettere in carreggiata il paese, dopo il 1945, dei 24 anni trascorsi da Tangentopoli in poi, sotto la Seconda repubblica”. Firmato: Davide Boldrin, consigliere della Democrazia cristiana novese.