Accuse e controaccuse

Furibondo scontro 5 Stelle Pd al Consiglio sul bilancio

Furibonda battaglia ieri sera in Consiglio comunale, con accuse e controaccuse tra i banchi dei 5 Stelle e quelli del Pd, in occasione del dibattito sul bilancio di previsione. A dar fuoco alle polveri è stata la consigliera dei 5 Stelle Monica Medici. Irritata da un passaggio della relazione del Sindaco in cui il Movimento veniva accusato di “utilizzare la leva giudiziaria per far conoscere le proprie posizioni”, con gli esposti diretti a “ingenerare sospetto nell’opinione pubblica e a rallentare o addirittura ingolfare il lavoro degli uffici”, la Consigliera, dopo aver ribattuto che gli esposti “sono per noi l’ultima spiaggia a fronte di un’amministrazione sorda a ogni nostro richiamo alla giustizia” e che “la legalità è il primo strumento della giustizia”, è passata al contrattacco.

E, prima ancora di addurre l’esempio che l’aveva provocata, ha lanciato la frase che ha creato un piccolo pandemonio tra i consiglieri dem: “Ci rivolgiamo ora a voi, consiglieri di maggioranza, singolarmente siete persone oneste e intelligenti, forse una eccezione c’è, ma tutte le buone famiglie hanno una pecora nera”. Mentre i banchi del Pd rumoreggiavano, sfidando la Consigliera a fare il nome della “pecora nera”, Medici ha riportato l’esempio da cui era partita: una delibera del Consiglio dell’Unione in albo pretorio con la data 13 dicembre 2016 e relativa all’approvazione del bilancio sociale 2015  e della previsione 2017 dell’Asp, da lei definita “un falso”, perché non c’è mai stata una riunione del Consiglio dell’Unione in quella data. Dopo di che Medici ha aggiunto: “Se foste persone veramente libere chiedereste l’immediata sospensione di questa seduta per prendere gli opportuni provvedimenti”.

 

 

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