Il fumetto? Come sognare

CARPI – Si è chiuso con un incontro-tavola rotonda di alto livello fumettistico la rassegna Carpicomix che dal 3 all’11 giugno ha mobilitato gli appassionati del fumetto con la proposta di grandi firme della banda disegnata. Fra gli altri, il carpigiano Guido Silvestri, in arte Silver, papà di Lupo Alberto, Gianni Carino (direttore artistico dell’evento), Oscar Sacchi, vignettista di casa nostra e Sergio Staino, grande vecchio del disegno satirico e protagonista di un’epoca con il suo Bobo militante insoddisfatto di una sinistra che non esiste più. E proprio Staino, con la sua verve comica e seria al tempo stesso, ha tenuto banco all’incontro finale della rassegna, svoltosi nel cortiletto della rocchetta di palazzo Pio di fronte ad una piccola folla di appassionati, molti dei quali giovani e giovanissimi. Staino disegnatore storico de L’Unità e direttore dell’ultima ora dello sfortunato quotidiano, già organo del Pci, a ricordare l’importanza dissacrante del fumetto nell’ambito del dibattito politico contemporaneo: il fumetto come strumento di propaganda, per esempio con il fascismo, con le imprese fumettate degli eroi di carta in Africa. “Oggi – hanno ricordato i partecipanti alla tavola rotonda – il fumetto è diventato anche graphic novel, non è più solo un divertimento per bambini, può essere considerato un modo “altro” e originale di fare cultura, uno strumento che ha un proprio linguaggio”· «Non solo disegno – ha ribadito Staino – e non solo parole. A ben vedere le parole di un fumetto, se lette senza guardare l’illustrazione, sono poca cosa. Ma mettete una frase anche banale su un orizzonte marino disegnato da Ugo Prat (per esempio) per il suo Corto Maltese e quelle poche parole racchiuse nel fumetto vi faranno sognare. Ecco, il fumetto è una emozione tutta da vedere, un modo “altro” di sognare”.

f.s.