Ha raccolto scritti sulla frazione di autori locali

LIBRI – Il viaggio di Trentini nell’anima di Rovereto

Rovereto – Il terremoto gli ha distrutto la casa, ma non ha piegato il suo spirito combattivo. E così alle soglie degli ottanta anni Vittorio Trentini, maestro elementare, studioso, fotografo e figura di spicco della vita culturale e sociale di Rovereto sul Secchia, ha dato alle stampe un nuovo libro, il decimo della sua carriera di scrittore. S’intitola “Rovereto: dai ricordi alla certezza” ed è un’antologia di racconti di autori locali, dedicata alle storie e ai personaggi del paese. Uno scrigno di ricordi dove il presente si mescola al passato e dove tutta la comunità ha la possibilità di rispecchiarsi. Quella attuata da Trentini è un’operazione di ritorno alle radici e di ricostruzione della memoria collettiva che si sposa felicemente alla ricostruzione materiale, tutt’ora in corso. Un salvataggio del passato, indispensabile alla progettazione del futuro. «L’idea di questo libro è nata in realtà due anni fa – spiega Trentini – e dunque prima del sisma. Originariamente doveva essere un semplice “amarcord”, dedicato a un paese che sembrava aver smarrito il suo senso di comunità, finendo con l’assomigliare sempre di più a una qualsiasi periferia cittadina. Poi c’è stato il 29 maggio – continua – ed è successo l’impensabile: di fronte all’immane disastro che il terremoto ci ha riservato, nel paese è tornata la vita e sono fiorite iniziative di solidarietà sociale e di aiuto reciproco. In pratica tutto è cambiato, compreso il progetto del mio libro». Al terremoto a Rovereto Trentini ha dedicato il capitolo centrale del volume, tutto illustrato con fotografie del prima e del dopo, alcune delle quali scattate dall’autore stesso e completamente inedite. Felice anche la scelta di inserire le immagini dei momenti più significativi che hanno fatto seguito al sisma, dalla visita di Papa Benedetto XVI al funerale di don Ivan, fino all’inaugurazione della nuova chiesa, a un anno esatto dalla morte del parroco sotto le macerie. Ma il libro di Trentini riserva anche altre sorprese. Come la serie degli affreschi perduti della parrocchiale di Santa Caterina, magistralmente riprodotti dal disegnatore Ianosè Bronzatti. O come il dipinto dell’antica colonna con croce in ferro che un tempo sorgeva a lato della chiesa, opera del pittore roveretano Enzo Ronchetti che, per la sua valenza simbolica, è stata scelta come immagine di copertina. Lo stesso Ronchetti, che è anche uno degli autori inclusi nell’antologia, ha partecipato alla presentazione del libro. Il battesimo letterario dell’opera ha avuto luogo nei giorni scorsi a Rovereto, nell’ambito delle iniziative per la Sagra di San Luigi, alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco Italo Malagola e del parroco don Andrea Zuarri. Tra gli autori che hanno presenziato all’evento, anche Fabio Marri cui si deve la revisione testuale dell’opera. Il curatore Vittorio Trentini ha voluto dedicare questa sua nuova fatica letteraria alla moglie Adua, presenza preziosa e insostituibile da sempre al suo fianco.
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