Passa il Registro del testamento biologico con qualche defezione
La chiamano Dat e sta per Dichiarazione di volontà anticipata per i trattamenti sanitari, abbreviabile in “testamento biologico”. È il documento legale che permette di indicare in anticipo i trattamenti medici che ognuno di noi intende ricevere o rifiutare, nell’ipotesi, un giorno, di trovarsi nell’impossibilità di farlo direttamente e consapevolmente, o perché minati da una malattia o per effetto di incidenti particolarmente gravi. Il Consiglio comunale, l’altra sera, dando esecuzione a un ordine del giorno di qualche mese fa, ha approvato l’istituzione, a Carpi, di un Registro dei Testamenti biologici: figurativamente un “libro”, chiamiamolo così, che raccoglie, autentica e conserva tutte le dichiarazioni dei cittadini che abbiano inteso chiarire in anticipo quali terapie intendano accettare o rifiutare nella malaugurata ipotesi di non trovarsi più in grado di deciderlo al momento. Il Registro prevede anche i nomi dei fiduciari ai quali il cittadino che ha sottoscritto la Dat affida l’esecuzione delle proprie volontà. Nel Regolamento approvato insieme al Registro si stabilisce anche come ci si iscrive, mentre la delibera istitutiva del Registro impegna il Comune ad attivarsi con il Consiglio notarile del Distretto di Modena affinché i notai, quando ricevono dichiarazioni dai cittadini, ne diano comunicazione perché i loro nomi vengano iscritti nel Registro, anche in vista di una pubblicazione dei nomi sulla rete civica, sempre che il garante della privacy lo consenta, perché la pubblicità risulterebbe utile alla conoscenza delle volontà espresse.