Gregorio VII fu il primo, un secolo dopo Lucio III

I precedenti storici

Carpi non è stata mai molto frequentata, in passato, dai sommi pontefici: sono quattro in tutto i papi che hanno avuto modo di mettere piede in città, due in tempi ormai remoti, due in tempi invece recenti e le loro visite sono ancora bene impresse nella memoria di tantissimi carpigiani. Vediamo cosa dicono le cronache e la storia sulle visite meno recenti, risalenti entrambe agli anni bui dell'alto medioevo e documentate solo attraverso scarni brani di cronache (in parte postume) e di documenti originali di vario tipo. Fu probabilmente papa Gregorio VII a posare la sua sacra pantofola per primo sul territorio di Carpi, nel 1077, ai tempi della contessa Matilde di Canossa. Gregorio ( al secolo Ildebrando di Soana), 157° romano pontefice, è stato riconosciuto universalmente come uno fra i più importanti papi dell'undicesimo secolo ed è famoso perché si contrappose all'imperatore germanico Enrico IV in quella che poi sarebbe stata denominata "lotta per le investiture". L'imperatore voleva nominare lui i vescovi nel suo impero ma Gregorio non intendeva assolutamente cedere sul punto tanto che, dopo una polemica dai toni altissimi, si decise a scomunicare l'imperatore affermando solennemente la supremazia del potere ecclesiastico su quello temporale. Nell'inverno del 1077, papa e imperatore si incontrarono a Canossa (un evento che divenne proverbiale) ed Enrico IV, pur di farsi togliere di dosso la scomunica, si umiliò davanti al pontefice e fece penitenza. Alcune settimane dopo, Gregorio era ospite della contessa Matilde nel suo castello di Carpineti da dove si muoveva per raggiungere la Lombardia. In uno di questi suoi viaggi capitò anche a Carpi che, a quel tempo, era proprio feudo dei Canossa. E' documentata (nel Registrum di Gregorio conservato nell'Archivio Segreto Vaticano) una lettera che Gregorio scrisse “apud castrum quod dicitur Carpum” (presso il castelo che si chiama Carpi) XVI Kalendae Aprilis, cioè il 19 marzo 1077 ed indirizzata al clero della città francese di Romans, archidiocesi di Vienne, relativamente a certe diatribe fra ecclesiastici, anch'essi scomunicati (in quei tempi la scomunica andava di moda). Il secondo Papa che Carpi ha fatto proprio è Lucio III (Ubaldo Allucingoli, da Lucca): anche la sua visita fu una visita "di passaggio" ma durante la breve sosta a Carpi, che ebbe luogo nel luglio del 1184, oltre un secolo dopo quella di Gregorio VII, papa Lucio III ebbe il tempo di compiere un atto solenne e importante: consacrare l'antica pieve di Carpi, la chiesa di Santa Maria in castello, di antica edificazione, che dal quel momento in poi i carpigiani cominciarono a chiamare “la Sagra” (la consacrata). Di quel momento rimane una testimonianza nell'iscrizione marmorea fatta posizionare nella facciata, a sinistra del portale d'ingresso, da Alberto III Pio quando, nel 1515 fece ristrutturare la chiesa, riducendone le dimensioni, per poter riutilizzare parte dei materiali e gettare le fondamenta della nuova Collegiata di Carpi, l'attuale Cattedrale di Santa Maria Assunta.

f.s.

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