Lezione nel ricordo di Fernando Manzotti

La Repubblica sognata dai padri

Correggio – Con una lezione di Roberto Balzani, docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna, su “Una Repubblica creata dai partiti”, il liceo Rinaldo Corso di Correggio ha ospitato sabato la presentazione del volume con gli atti della giornata di studi “Fernando Manzotti e la storia dell’Italia unita” che si tenne nel 2011 a ricordo del valoroso docente di Storia e Filosofia del liceo, nonché studioso e saggista, scomparso nel 1970 a soli 47 anni. “Fernando Manzotti, storico dell’Italia risorgimentale e contemporanea (Fidenza 2014, 181 pagine, 18 euro) è il titolo della pubblicazione, curata da Mirco Carrattieri e Alberto Ghidini per Istoreco e la Società di Studi storici di Correggio, sostenuta dal Comune e dal Lions Club di Correggio. Oltre a riportare gli interventi di quella giornata, dedicati a 150 anni di storia italiana nelle opere di Manzotti e alla sua attività di studioso, docente, giornalista e militante del Partito d’Azione e poi della socialdemocrazia, nell’immediato dopoguerra, il volume contiene per quasi la sua metà un contributo attento e meticoloso di Ercole Camurani alla ricostruzione di una bibliografia di Manzotti attraverso i cataloghi delle biblioteche e le annate del Corriere della Sera, del Resto del Carlino, della Gazzetta di Reggio, del Giornale dell’Emilia che ospitarono i suoi saggi storici e i suoi articoli legati all’attualità politica.

L’evento di sabato al liceo Corso, però, condotto dal figlio dello studioso, Andrea Manzotti, ha solo preso spunto dalla materia del volume, per tradursi in una bella lezione di Balzani, capace per un’ora di tenere avvinti i ragazzi e le ragazze delle ultime classi della scuola con le spiegazione delle origini della Costituzione e, con essa, delle origini stesse della democrazia politica in Italia. In un paese, cioè, ha spiegato Balzani, la cui classe dirigente dopo la guerra e dopo il ventennio del Partito nazionale fascista, dovette darsi nuovi riferimenti, in assenza di esperienza politica e parlamentare. La Carta costituzionale venne messa a punto, è stato il passaggio centrale della lezione, da un gruppo ristretto nel quale si riflettevano i grandi blocchi dell’Italia prefascista – quello liberale, quello cattolico e quello socialista –, ma che seppe superare le rispettive appartenenze, dando origine a una sorta di blocco costituzionale trasversale. Solo così, ha sottolineato Balzani, è stato possibile creare le tavole della legge della Repubblica, dove si ritrovano tanto i diritti fondamentali dell’uomo della cultura liberale, quanto le libertà sociali, le conquiste collettive e il disegno della Repubblica futura e del welfare, cari agli uomini delle forze popolari. 

Nella foto, Andrea Manzotti, a sinistra, con Roberto Balzani

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