Il circuito ciclopedonale degli argini è ora un piano in otto stralci

Percorso degli argini: ora lo vuole anche la Giunta

Per ora si tratta di una semplice  “presa d’atto” che contiene anche i passaggi  necessari per arrivare alla sua approvazione.  Ma, sempre che non siamo  alla politica dell’annuncio, è già molto  che il “Piano dei percorsi ciclabili d’argine”  predisposto dall’architetto Paola  Fregni prima del suo pensionamento  sia uscito dal cassetto dove stava impolverandosi.  Questo giornale se n’è occupato  ampiamente nell’estate di un anno  fa, presentando il Piano il 9 luglio ed effettuando  una sperimentazione della sua  percorribilità, raccontata nell’uscita del  7 settembre.  Si tratta di 33 chilometri di un circuito ciclabile  e pedonale che si può ricavare intorno alla città,  sfruttando gli argini dei canali di Carpi, di Santa  Croce, del Cavo Tresinaro, dei canali di Budrione,  Fossa Nuova Cavata e Gusmea, fino alla Lama, da  cui si raggiunge di nuovo il canale dei Carpi. Arriva  a 43 chilometri, raggiungendo San Martino Secchia,  a nord est, sfruttando carrarecce e strade a scarso  scorrimento; e Gargallo, dalla parte opposta, correndo  sull’argine del canale dei Mulini.  

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati