Inserire anche la plastica nella raccolta domiciliare e non recapitarla più ai cassonetti gialli? Diradare i giri per la raccolta dell’indifferenziato (bidoni grigi)? Ieri sera l’assessore Tosi, in Consiglio comunale, le ha prospettate come “domande” ai Consiglieri, come semplici ipotesi di “scenari futuri”, ma sono di quelle domande e ipotesi che prefigurano già una scelta.
In sostanza, Aimag si è accorta che la plastica raccolta, soprattutto perché nei cassonetti gialli ci finisce di tutto, richiede trattamenti per renderla commerciale che finiscono per equiparare l’entrata alla spesa. Da qui l’ipotesi dell’Assessore: perché non pensare di inserirla fra i rifiuti raccolti porta a porta? Non sarebbe la garanzia di una migliore differenziazione eseguita direttamente dai cittadini che renderebbe migliore il rifiuto plastica? Il punto è, come spiegato dalla stessa Aimag in varie occasioni, che la plastica rappresenta la netta maggioranza dei rifiuti domestici e conservarla in casa creerebbe indubbi problemi di spazi, sempre che la raccolta non diventi almeno settimanale.