Tutte dedicate al dibattito consiliare di giovedì sera su Aimag le aperture dei quotidiani di oggi. Ma mentre Carlino e Gazzetta titolano sul referendum bocciato, Prima Pagina si sofferma sullo scontro tra Sindaco e Arletti e sull'acquiescenza denunciata da quest'ultimo degli amministratori ai diktat pro Hera, provenienti dalla Ditta Bersani-Errani-Muzzarelli e dedica solo un trafiletto alla questione referendum.
La bocciatura da parte del Difensore civico regionale di una bozza di quesito presentata dal Comitato Acqua pubblica di Carpi in realtà non significa affatto bocciatura di ogni ipotesi referendaria. La consultazione popolare resta anzi una delle possibilità incluse nella Legge regionale sulla partecipazione, evocata in una delle due mozioni presentate l'altra sera, quella dei 5 Stelle e di Carpi Futura. Che si faccia o meno, dipende dalla volontà delle forze politiche e dalla raccolta delle firme, perché il quesito referendario può sempre essere riformulato. E le ragioni della bocciatura di quello presentato, spiega il Carlino, sono legate sia all'ambiguità della formula (“Volete voi che il Sindaco non venda una sola azione” potrebbe voler dire che lo si autorizza a venderle tutte) che all'ambito effettivo di competenza del Sindaco che non può decidere anche per gli altri soci pubblici e privati di Aimag. L'altro elemento del dibattito posto in evidenza dai quotidiani, oltre al battibecco tra Arletti e Bellelli, è la proposta dei 5 Stelle che Aimag riacquisti anche il 25 per cento a suo tempo ceduto a Hera. Sull'argomento, Prima Pagina ospita anche un nuovo intervento di Werther Cigarini che invita gli amministratori ad assumersi le proprie responsabilità e a non delegare sempre ai tecnici.