Tanto tuonò...

Tanto tuonò che piovve, come aveva previsto la Protezione civile. Dopo le tante parole e interpellanze e piani e progetti, si sono confermati essere il quartiere di via Lama, ma anche tutta la zona sud est di Carpi, i più esposti agli effetti di quelle precipitazioni intense e concentrate in poche ore che una volta si chiamavano temporali e oggi i giornali (è il caso di Prima Pagina) hanno ribattezzato come "bombe d'acqua”. La notizia campeggia nelle aperture di tutti i quotidiani in edicola, con ampio risalto alle cantine e ai garage allagati anche in via Cuneo e via Austria, oltre che in via Friuli, quest'ultima nel cuore di quel comparto sud est imperniato sulla via Lama del quale da tempo si conosce l'assoluta insufficienza fognaria dovuta a diversi fattori: la sezione ridotta delle condotte e la scarsa pendenza; una dissennata urbanizzazione che non ha lasciato un metro quadrato di verde nella zona, impermeabilizzandola quasi completamente; l'altrettanto dissennata interruzione del canale di Carpi all'altezza dell'ex Madera, con deviazione delle acque sul collettore di via Alghisi che, assorbendo tutte le acque meteoriche del sud est, è divenuto una sorta di tappo che ne impedisce il deflusso. I giornali non parlano di questo, però, limitandosi a riferire degli effetti della pioggia, delle lagnanze dei residenti danneggiati, dell'efficace azione dei Vigili del Fuoco intervenuti con le idrovore (foto QuiTv e di repertorio) e delle assicurazioni dell'assessore Tosi che conferma come la costruzione del collettore di via Lama prevista entro l'anno con il contemporaneo allargamento della sezione della cavata Orientale risolveranno una volta per tutte il problema.