Rassegna stampa locale del 24 agosto 2016

La confessione del pensionato che ha ucciso la moglie malata: non ce la facevo più

Le dichiarazioni rese all'interrogatorio di garanzia davanti al sostituto procuratore Claudia Ferretti dal pensionato Pierino Corradini, accusato dell'uccisione della moglie Maddalena Pavesi, malata di Alzheimer, occupano oggi le pagine provinciali del Carlino e di Prima Pagina, mentre la Gazzetta vi dedica la pagina di Carpi, eccezionalmente raddoppiata per fare posto anche all'altra notizia del giorno, ovvero le riprese televisive in diretta effettuate da RaiUno dalla piscina di Carpi per festeggiare Gregorio Paltrinieri.

 

L'interrogatorio di garanzia che prelude alla richiesta di convalida dell'arresto da parte del Gip ha confermato quanto emerso fin dalle prime ore sulla dinamica di quanto accaduto al terzo piano del condominio di via Belgrado dove abitavano i coniugi Corradini. L'uomo ha ammesso tutto fra le lacrime, dichiarando il proprio pentimento (“Vorrei riportare indietro le lancette dell'orologio”), di aver agito per l'esasperazione dovuta ai continui litigi e aggressioni da parte della moglie, afflitta da demenza senile per effetto del morbo di Alzheimer per il quale era anche sotto osservazione dell'Ausl. L'ultima aggressione era stata provocata dalla compilazione della lista per la spesa: il marito si è recato allora in camera da letto, ha estratto la pistola dal cassetto del comodino e le ha sparato tre colpi mentre lei era seduta sul divano. Dopo di che, distrutto e svuotato di ogni energia, si è consegnato agli agenti di Ps, doicendo loro che se non fossero intervenuti in tempo avrebbe rivolto l'arma contro se stesso.

 

Il Sostituto procuratore ha detto ai giornalisti di aver valutato la proposta degli arresti domiciliari, ipotesi scartata per una eventuale permanenza da solo nell'alloggio di via Belgrado, date le precarie condizioni psichiche dell'uomo. Anche i figli si sono detti non in condizione di ospitarlo, per cui sono in corso contatti con una sorella che risiede nel mantovano. Non è escluso neppure che il Gip, proprio per l'età e le condizioni del pensionato, opti per una alternativa al carcere che potrebbe consistere nel ricovero presso una struttura.

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