I 60 anni della Fiat Cinquecento in piazza a Carpi

I ricordi in bianco e nero degli anni Cinquanta e Sessanta veicolati  da un centinaio di Fiat Cinquecento d’epoca, si è colorato domenica 2 luglio  in piazza Martiri delle tinte di una splendida giornata di sole che ha fatto  risaltare le carrozzerie e le cromature traslucide e curatissime delle piccole  utilitarie gelosamente custodite dai rispettivi proprietari.  L’occasione, in concomitanza con i 60 anni trascorsi dalla produzione del  primo modello (1957), è stata il primo raduno del Coordinamento di Carpi  – unico a livello provinciale e fra i nove presenti in Emilia Romagna – del  “Fiat 500 Club Italia”, il più grande club di modello auto al mondo, creato  nel 1984 allo scopo di valorizzare la Cinquecento come fenomeno sociale e  di costume e che oggi conta a livello nazionale qualche cosa come 30 mila  soci. Un centinaio, e non solo carpigiani, ma di tutta la provincia, sono quelli  che fanno riferimento al coordinamento di Carpi guidato da Alessandro  Sgarbi, indaffaratissimo nell’allestire l’evento che prevedeva, dopo il raduno  all’ombra di palazzo Pio, una puntata al Museo dell’automobile di San  Martino in Rio e poi al Museo della Bilancia e ai laghetti di Campogalliano  dove si è tenuto il momento conviviale.  Si fa presto, comunque, a dire Cinquecento: c’era infatti in esposizione  una varietà di modelli, da quelli con più di quarant’anni e iscritti al registro  Asi della auto storiche agli ultimi del 1991 che hanno preceduto il lancio  della nuova serie avvenuto nel 2007. In primo piano una Topolino, antenata  della Cinquecento, diversi esemplari della versione “Giardiniera” e una  Cinquecento Abarth il cui motore ruggiva come un bolide di Formula Uno.

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