Nel ricordo di Renato Crotti

A un anno dalla scomparsa, Carpi ha ricordato questa mattina – per iniziativa dell'Amministrazione comunale – l'imprenditore che, impiantando la prima, grande fabbrica tessile, traghettò la città dal dopoguerra allo sviluppo, facendone una delle protagoniste del "miracolo” italiano dei primi anni Sessanta. Oltre che imprenditore, Crotti fu un uomo molto impegnato sul fronte civile e politico, non schierandosi per un preciso partito, ma sostenendo le ragioni del liberalismo e del liberismo, contro i vincoli della pianificazione e le ideologie tendenti a impastoirae la libertà d'impresa. Davanti ai figli e ai nipoti dell'imprenditore e a un auditorium Loria gremito di amici, conoscenti, semplici cittadini ed ex dipendenti, dopo i saluti del Presdiente del Consiglio, Davide Dalle Ave, è stato Rossano Bellelli, collaboratore per oltre mezzo secolo di Crotti, a ripercorrere questi due piani della sua biografia, mentre Marco Marchi, presidente di Liu•Jo e in rappresentanza di Confindustria, Vittorio Gasparini Casari, a nome del Rotary di Modena, Eugenio Tangerini, ex direttore di Carlino Modena e Agostino Rota, esponente della Cgil che si confrontò a lungo con Crotti, hanno portato le rispettive testimonianze. Messaggi di saluto sono pervenuti da Anna Molinari, da Gianpiero Samorì, Roberto Armenia, giornalista e animatore del salotto Canalgrande voluto da Crotti e Giancarlo Pellacani, ex rettore dell'Univerità di Modena. Dal pubblico è intervenuta una ex dipendente che ha ricordato la statura morale e la generosità del "principale” Crotti.