Nuovo contratto dei tessili, voucher senza pensione e ancora sulla truffa alla Cri

La notizia del rinnovo del contratto nazionale dei tessili si prende oggi l’apertura della Gazzetta che ricorda alcuni dati sulla consistenza del settore in provincia di Modena: 1.400 aziende, un terzo delle quali concentrato a Carpi, circa 9 mila addetti, il 30 per cento nel distretto tessile carpigiano. Il contratto interessa le aziende di punta, come Liu•Jo, Blumarine, TwinSet, Lormar, Spazio Sei, Gruppo Dondi, ma anche centinaia di piccole e medie imprese finali e della filiera produttiva. Quanto ai contenuti, è Roberto Giardiello (Cisl) a esporli sul quotidiano: aumento da calcolare ogni anno sulla base dello scostamento rispetto all’indice europeo di inflazione, flessibilità di orario portata a 104 ore dalla 96 originarie per assecondare l’andamento altalenante del lavoro del settore; aumento della garanzia retributiva che passa dagli attuali 200 a 250 euro lordi per il 2017 e a 300 dal 2018. Abbiamo provato a capire, nota del redattore, che cosa sia la “garanzia retributiva”, arrivando alla seguente spiegazione: riguarda i lavoratori delle piccole aziende prive di contrattazione aziendale e che pertanto non percepiscono altri emolumenti, se non quelli previsti dal contratto nazionale.