CARPI – Staremo a vedere se chi ha chiesto le dimissioni dell’assessore Cesare Galantini e imputato di falso in atto pubblico la Giunta, vale a dire i 5Stelle di Carpi, trarrà davvero giovamento e benefici elettorali da una vicenda indirizzata esattamente a questo scopo, blandendo i sentimenti di intolleranza xenofoba che scorrono anche nel profondo della società carpigiana.
L’altra sera, nel Consiglio comunale che stava discutendo la mozione pentastellata e una sua interpellanza, se ne è detto certo il consigliere di Forza Italia Roberto Benatti.
Ma la cosa che è risultata più evidente è stata che se anche fosse fondata questa amara convinzione del Consigliere; se anche i 5 Stelle – che si sentono vincitori delle prossime scadenze politiche e smaniano e nulla lasciano di intentato per esserlo – verranno avvantaggiati da una battaglia che potrebbe portar loro i benefici dell’acredine e dei rancori della gente in materia di immigrazione, tutto il resto del Consiglio comunale ha dimostrato invece di infischiarsene della rincorsa ai consensi purchessia e degli interessi di bottega.
Preferendo identificarsi con il ruolo alto di mediatore tra la città e le istituzioni, che è quello che poi compete alla politica nella sua versione migliore.
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