Definirlo omicidio, quello commesso dall'85enne Pierino Corradini, avvocato in pensione molto noto in città per la sua attività da volontario nell'Avis, è insieme troppo e troppo poco. Perché è un'autentica tragedia umana, della vecchiaia, della malattia e della solitudine quella a cui ha fatto da sfondo l'alloggio di via Belgrado 1 in cui, questa mattina, l'anziano ha ucciso con tre colpi di pistola la moglie ottantreenne Maddalena Pavesi con la quale viveva da oltre 60 anni.
Ad avvertire la Polizia, intorno alle 11,30, è stata la figlia della coppia. E quando gli agenti si sono presentati, la cosa che si sono sentiti dire dall'uomo, che li aspettava come svuotato di ogni energia e rassegnato, è stata: “Se aveste ritardato, mi sarei ucciso anch'io”. Per dire del dramma di una coppia nella quale la convivenza, dopo la comparsa dei primi segni dell'Alzheimer e della demenza senile nella donna, si era trasformata in un calvario che durava da almeno due anni facendo di episodi anche minimi e insignificanti la causa per scatti d'ira e litigi spiegabili solo come effetto della malattia.