I nomi ricavati dall’audio dei filmati sono stati decisivi, per le indagini dei Carabinieri di Carpi, arrivati a scoprire i giovani malviventi in meno di 48 ore. Ma poi ci sono state le immagini che, sia pure fugacemente, lasciano intravedere gli autori del gesto che indossavano capi abbastanza particolari. Individuato il primo soggetto, la perquisizione a casa sua ha permesso di scoprire un cellulare con il quale aveva ripreso la scorribanda. L’analisi dei tracciati della stazione radio base ha poi permesso di arrivare agli altri due. Nel pomeriggio di sabato sono stati individuati gli abiti lasciati dalle parti del McDonald. Sono stati rinvenuti filmati identici nei cellulari dei compagni di avventura del primo, ci sono stati i riscontri delle impronte digitali e del Dna, ricostruito dalle tracce di sudore lasciate sui volanti dei bus. Alla fine, messi alle strette, hanno dovuto ammettere. Le motivazioni? Solo gioco e noia, nessun segno di abusi alcolici o di uso di sostanze stupefacenti, nessuna voglia di imitare videogiochi, nessun post sui social per farsi grandi, ma solo scambi telefonici fra loro.