BOLOGNA – Gli angeli volanti, i canidj, i cuori palpitanti, gli omini stilizzati danzanti fanno parte dell’universo creativo di Keith Haring. Si tratta di figure immediatamente riconoscibili, di icone pop senza tempo nate come forma di street art sui muri degli edifici e delle metropolitane di New York che, una volta lasciata la strada, sono entrate nelle gallerie d’arte per poi approdare sui gadget e sugli oggetti della vita quotidiana. Attraverso quel mondo colorato e divertente però Haring veicolava anche messaggi sociali contro il razzismo, l’omofobia e ogni sorta di perbenismo.
19 Febbraio 2018
Sessanta opere esposte in Party of Life a cura di Diana Di Nuzzo
Keith Haring, l’icona pop
ino al 25 febbraio a Bologna in Pinacoteca nazionale e a palazzo Pepoli
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