Il ciclo Vestire l’arte dal 15 settembre organizzato da Spazio Meme

Tre laboratori tra arte e moda

Rientra nei programmi di Festivalfilosofia. Corsi e mostra nella sede del circolo, in via Giordano Bruno. Le tecniche artigianali tradizionali applicate però a una progettazione che guarda all’oggi e a temi come sostenibilità, studio dei colori e stampe

Il connubio tra arte e moda è al centro di “Vestire l’arte”, il ciclo di laboratori legati alla mostra “Passaggi di forme. Mosaici e collage in divenire” che sarà allestita allo Spazio Meme di Carpi in occasione del Festivalfilosofia che inizierà il 15 settembre. Si tratta di tre appuntamenti realizzati con il patrocinio di Carpi Fashion System, il progetto di valorizzazione delle aziende del distretto moda promosso dalle associazioni imprenditoriali Cna, Lapam e Confindustria e dal Comune di Carpi con il sostegno della Fondazione CR Carpi.

E in effetti, come ha spiegato alla conferenza stampa di presentazione Francesca Pergreffi, curatrice del progetto insieme a Emanuela Fiorani, questa iniziativa: “… è in linea con la visione globale di CFS perché si ripropone di creare momenti di collaborazione tra moda e arte, tra tecniche antiche e tecnologie moderne, in un percorso ricco di possibilità espressive tutte da esplorare”. L’assessore e vicesindaco Simone Morelli ha invece posto l’accento sulla valorizzazione del territorio.

“E’ indispensabile legare formazione e innovazione – ha affermato –. Questi laboratori rappresentano uno stimolo di fermento e di creatività per gli operatori del settore moda, nonché un valore aggiunto per tutto il territorio”. I tre laboratori, che si svolgeranno nella sede di Spazio Meme in via Giordano Bruno, richiamano temi come lo studio di tecniche artigianali unite a una progettazione contemporanea, l’incisione, le grafiche, il tessuto, la moda e il design (per informazioni, corsi e iscrizioni: spaziomeme@gmail.com). Il primo, intitolato “Calcografia sostenibile”, è in programma per la giornata di domenica 8 ottobre. L’artista Veronica Azzinari tratterà l’antica arte dell’incisione con uno sguardo rivolto alla sostenibilità e alla contemporaneità. “Il laboratorio fornirà nuove soluzioni che prevedono l’eliminazione delle sostanze nocive e l’utilizzo di materiali e metodi non tossici – ha spiegato Pergreffi – tra cui l’alluminio, un elemento versatile e di facile reperibilità e alcuni acidi a basso impatto ambientale producibili anche in casa (sarà preparato un ricettario)”. Al termine del workshop ogni partecipante avrà realizzato una grafica in A4 in incisione calcografica a un colore e la matrice sarà di sua proprietà, utile per eventuali tirature future.

Si avvicina ancora di più alla moda “Patterns, le timide trame”, il laboratorio che si terrà sabato 18 e domenica 19 novembre curato dall’artista Marta Jorio e dalla tessitrice colombiana Amparo Tavera. Il corso si concentra sulla pratica della tessitura a telaio, unita allo studio della teoria dei colori e alla progettazione di motivi a ripetizione per la loro applicazione nei manufatti tessili. I partecipanti potranno apprendere l’uso di un telaio manuale a cornice con cui realizzare i loro arazzi e saranno forniti loro strumenti e lane per tessere. Sarà inoltre consegnato un libricino con le tutte le istruzioni per studiare questa antica tecnica.

L’ultimo appuntamento è per il 3 dicembre con la stampa tridimensionale spiegata dalla designer Elena Ascari che insegnerà come realizzare una stampa 3D resistente ai lavaggi per applicazione tessile. Grazie ai moderni software informatici, perfino chi non ha esperienza riesce a elaborare un file di stampa in poche ore. Il file 3D verrà poi processato da una apposita stampante e la stampa ottenuta sarà poi termo-trasferita su un supporto in tela di cotone (in questo caso una shopper bag che i partecipanti personalizzeranno a loro piacimento).

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