Rocambolika, tre mesi di teatro, mimo, clowneria e giochi per ragazzi

Dal teatro d’attore, al mimo, passando per le arti circensi, la giocoleria, le bolle di sapone, la clownerie e il racconto delle fiabe più amate, raccontate attraverso magistrali trucchi teatrali. Tutto questo è Rocambolika. Miraggi, magie e altre diavolerie, la rassegna di spettacoli voluta ed offerta dalla Fondazione CR Carpi alle famiglie del territorio.

Ne dà notizia un comunicato di Palazzo Brusati, che spiega: “Con Rocambolika, la Fondazione CR Carpi si è prefissa di offrire momenti di svago capaci di sfruttare le potenzialità del linguaggio teatrale, per avvicinare i giovani e i meno giovani, a forme artistiche ed espressive tra loro diverse e lontane dalle imperanti modalità televisive e massmediatiche. Tutti gli spettacoli, che si tengono presso l’Auditorium San Rocco, mirano infatti a offrire stimoli e suggestioni che possano arricchire la crescita culturale e personale dei ragazzi. Una linea attenta a proporre un teatro di qualità, con performance che spesso diventano occasione di riflessione e momenti di partecipazione attiva dei giovani spettatori. Alcune di queste esibizioni, selezionate tra le produzioni teatrali di tutta Italia, hanno ricevuto riconoscimenti e premi dai più prestigiosi Festival di Teatro Ragazzi. 

Il primo appuntamento è con L’omino della pioggia (27 febbraio, ore 21.00). In scena, Michele Cafaggi e le sue magiche bolle. Un uomo, sorpreso da un violento temporale, riesce a raggiungere la sua abitazione, ma nemmeno lì è al riparo dall’acqua e gli imprevisti non gli danno tregua. Un viaggio onirico e visuale, verso l’alba e verso il sereno, accompagnato dallo stupore per le piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone. Dopo il grandissimo successo dello spettacolo Ouverture des Saponettes, Michele Cafaggi, ispirato da Italo Calvino sul fatto che “… la fantasia è un posto dove ci piove dentro” torna a sperimentare, in “una serata di pioggia” tecniche, attrezzi e strani materiali, per arrivare a nuove forme espressive, attraverso l’utilizzo di semplici bolle di sapone.