Su quella grandiosa riedizione della via della Seta che i Cinesi chiamano oggi Obor (one belt, one road, una cinghia, una strada) una tappa importante è venuta a trovarsi a Migliarina. E dev’essere per uno scherzo della geografia che il punto in cui si congiungono la parte stradale e quella marittima (via Venezia) del grandioso progetto di scavalcamento dei confini tra Cina ed Europa voluto da Xi Jinping, coincida proprio con un confine che è quello su cui sorge lo stabilimento Goldoni, oggi Arbos Group: un po’ Carpi e un po’ Rio Saliceto, un po’ Modena e un po’ Reggio. Ma non sarà certo il modesto Canale di Migliarina a costituire un problema per il progetto strategico di Arbos presentato qualche giorno fa dall’amministratore delegato del Gruppo, Andrea Bedosti, nel contesto della inaugurazione del nuovo Engineering center e del rinnovato impianto produttivo. Come dire, oltre tremila metri quadrati che ospitano 57 ingegneri addetti allo sviluppo dei centri motore-trasmissione, cabina e cofano, idraulica ed elettronica, e frutto della fusione tra il precedente centro di progettazione della Goldoni e il Lovol Eu Engineering trasferito qui da Calderara di Reno anche come sede legale. Il nuovo centro è la rappresentazione plastica di quello che ha significato l’acquisizione nel 2015 della Goldoni da parte del Gruppo controllato dalla cinese Tianjin Lovol Heavy Industry di Weifang. Non solo sul piano delle nuove idee, dei nuovi prodotti, delle nuove strategie di mercato, ma anche con un salvataggio che ha permesso di reimpiegare 230 su 270 addetti, di incentivarne all’uscita, prepensionarne o pensionarne 40 e di effettuare 23 nuove assunzioni. Insieme alla maggioranza delle maestranze, Arbos Group intende recuperare un altro tratto di valore della Goldoni: il suo legame con il territorio. E sono stati proprio questi i temi sui quali si sono soffermati, prima del taglio del nastro, i discorsi del Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, del collega di Rio Saliceto, Lucio Malavasi, mentre l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ha posto l’accento sull’incontro tra due punti di forza dell’Emilia, l’agricoltura e la meccanica, avvenuto questa volta nel segno di Arbos. Sono gli aspetti richiamati anche da Andrea Bedosti.
11 Ottobre 2017
Il mix alla base delle strategie del Gruppo Arbos che ha trasferito la sede legale a Migliarina di Carpi
Gruppo Arbos forza cinese tecnologia italiana
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