A parte i minacciosi orizzonti, per Carpi, evocati da un gigantesco gonfiabile in forma di Titanic che affondava in piazza Martiri nella Notte di fine estate, l’evento ha funzionato.
Forse non nella sua edizione migliore (i corsi Roma, Cabassi, Fanti meno protagonisti); non nelle dimensioni esaltate da chi ha calcolato 25 mila presenze (e sempre che siano i numeri quelli che contano, e non la qualità e l’originalità), ma festa è stata, con largo concorso di folla e con punti di eccellenza, da ascrivere al vescovo Cavina, come l’apertura della Cattedrale ad accogliere tutti e l’accesso libero al palazzo vescovile.