D'Orazi presenta il suo nuovo libro dedicato agli scutmai, i nomignoli delle famiglie carpigiane

Verrà presentato dalla scrittrice Ivana Sica, domenica 21 maggio alle 11, presso la Libreria La Fenice di via Mazzini, il nuovo libro di Mauro D'Orazi, quarto dopo la collana della Ruscaròla, dedicato alla Carpi del dialetto, delle tradizioni e della memoria. Si intitola “Gli Scutmài”, termine dall'etimologia incerta che identifica non tanto i soprannomi, che si legano più al singolo individuo per una determinata caratteristica fisica o psicologica o professionale, quanto alle famiglie o ai raggruppamenti di famiglie, trattandosi in qualche caso di semplici storpiature del cognome originario. Se dunque, come spiega lo stesso D'Orazi, “Al Ross” per il colore dei capelli, o “al Mantvàn” per il luogo d'origine, si possono considerare soprannomi, altra cosa sono gli scutmài assegnati, per esempio, alla famiglia del sindaco Bellelli, di Migliarina, ribattezzata “Trivlèin” (Trivellini). E altri esempi di scutmài sono “Placàn”, per dire della famiglia Allegretti, o “Campanèin” intendendo gli Artioli o “Barbèta” per dire dei Malavasi. Il motivo di queste storpiature o vere e proprie reinvenzioni di cognomi? Lo spiega D'Orazi nel libro, ma uno, importante, derivava dalla necessità di distinguere all'interno di diversi ceppi familiari recanti lo stesso cognome.
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