Rivetti ha ceduto il 30 per cento alla Temasek, società di investimenti

A società di Singapore un pezzo di Stone Island

Un altro marchio di moda di alta qualità apre le porte a un partner internazionale. Si tratta di Stone Island, etichetta che fa capo all’azienda Sportswear Company di Ravarino fondata e presieduta da Carlo Rivetti, che ha ceduto il 30 per cento delle azioni alla società di investimenti Temasek con sede a Singapore. “Sono veramente soddisfatto di questa partnership con una delle società di investimenti più affermate a livello mondiale – ha affermato in una nota Carlo Rivetti, che resta azionista di maggioranza del gruppo –. In particolare apprezzo la strategia di Temasek di investire in realtà con forti potenziali di crescita, know how e forte identità”. rassicurare i dipendenti dell’azienda in merito ad eventuali tagli di personale, come spesso accade quando arriva la notizia dell’ingresso di fondi finanziari nel capitale di un’azienda fino a quel momento di proprietà familiare. “Garantiscono inoltre – ha aggiunto – la continuità e l’autonomia gestionale del team manageriale che, nel nostro caso, ha dimostrato di saper affrontare e superare le sfide del nostro settore. Ho voluto da un lato capitalizzare il lavoro fatto in 35 anni e dall’altro trovare un partner con cui individuare le opportunità sempre più complesse che i mercati propongono”. Secondo Rivetti questa operazione porterà nuove opportunità al marchio. “Sono sicuro – ha concluso – che il marchio Stone Island proseguirà con ulteriore successo il suo sviluppo potendo contare su un interlocutore competente e attento alle specificità del nostro business e con forti relazioni internazionali”. Gli azionisti di Sportswear Company già nel 2013 avevano dato mandato a Rothschild&Co. (che li ha assistiti anche in questa operazione con Temasek) di valutare offerte d’acquisto per Stone Island, incarico che si era concluso nel 2014 con un ripensamento da parte di Rivetti e degli altri soci. Stone Island ha chiuso il 2016 a quota 106 milioni di fatturato, arrivando a raddoppiare in cinque anni il suo volume di affari e l’Ebitda a circa 20 milioni (più 52 per cento rispetto al 2015). I mercati stranieri incidono per il 65 per cento con previsioni di ulteriore crescita nel 2017. L’etichetta, fondata nel 1982, conta 20 negozi monomarca. In Italia è presente a Milano, Roma, Firenze, Torino, Verona, Forte dei Marmi, Riccione, mentre a livello internazionale ha vetrine sparse tra Amburgo, Monaco di Baviera, Sylt, Parigi, Cannes, Londra, Amsterdam, Anversa, Stoccolma, New York, Los Angeles, Seoul e Daegu. Per Temasek, gruppo da 97 miliardi di dollari che spazia dai servizi finanziari alle telecomunicazioni, Stone Island non è il primo investimento in Italia: nel 2016 la società di Singapore è entrata nel capitale di Moncler acquistando una quota della Ruffini Partecipazioni. Un ulteriore segnale che dimostra che la moda italiana è uno dei settori più interessanti per gli investitori stranieri.

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