Si è spento ieri, nella sua abitazione di Modena, il giornalista Giorgio Boschini. Aveva 81 anni. Giornalista professionista dal 1964, dal 1962 al 1966 era stato responsabile della redazione modenese de L’Avvenire d’Italia. Negli anni successivi era passato alla Rai, divenendo voce e volto delle cronache modenesi per il giornale radio e il telegornale regionali, fino al pensionamento, avvenuto nel 1999. Ma la carta stampata gli è sempre rimasta nel cuore. Ha collaborato con Il Giorno diretto da Italo Pietra e poi da Guglielmo Zucconi. E' stato fra i protagonisti della nascita del Foglio di Modena, nel 1975, e aveva fondato l'Ager, associazione dei giornalisti dell'Emilia Romagna, casa editrice e fulcro di formazione giornalistica. Per Voce ha tenuto per anni le rubriche “Settegiorni a Modena” e “Tra parentesi”. Nel 2003, per conto del Ceis, ha realizzato un documentario su vent’anni di vita modenese (1982-2002). Il suo amore per la carta stampata si è espresso anche nei libri: nell’ultimo, pubblicato nel 2015 e intitolato “Tutti i particolari in cronaca”, ha scritto la storia del giornalismo modenese dal 1945 al 2005. In precedenza aveva pubblicato “Rasoterra” (2003) ambientato nella Modena ancora in bilico tra la fame del dopoguerra e gli anni del boom e ricca di personaggi sbiellati. Al 2012 risale la pubblicazione di “Sissignore” sul servilismo degli uffici stampa, mentre suoi contributi si ritrovano in “Luoghi e non Luoghi” (2007) dedicato ad Antonio Delfini di cui era stato amico negli anni giovanili, e in “Confraternita del gnocco d’oro” del 2011, scritto insieme a Massimo Bottura, Valerio Massimo Manfredi e Giuseppe Pederiali.
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Il direttore, la redazione e l’ufficio commerciale di Voce si unicono al dolore della moglie Gianna ed esprimono ai famigliari le più sentite condoglianze.
