Letizia Artioli, di Carpi, approdata al Festival di Arte e Architettura di Venezia

Architetti dell’effimero

Con la collega polacca Olympia, ha realizzato il progetto Artzycka, volto alla sperimentazione e all'arte architettonica

Certe esperienze aprono la mente e il cuore, allargano gli orizzonti, cambiano le prospettive: lo racconta Letizia Artioli, 25 anni, carpigiana, che in un soggiorno all’estero ha trovato la sua strada, che l’ha portata ad approdare a Venezia, nell’ambito del Festival di Arte e Architettura con una speciale mostra artistica.  

 

Laureata in Architettura al Politecnico di Milano (presso la sede di Mantova), nel 2016 parte per l’Erasmus, direzione Francia, presso l’École Nationale Supérieure d’Architecture de Saint Étienne: «All’estero spingono moltissimo gli studenti a viaggiare e partecipare a progetti internazionali – spiega Artioli –. Così sono stata assegnata a un programma di progettazione e riqualificazione degli edifici, in Armenia, tramite il quale ho conosciuto Olympia Starzycka, una studentessa polacca con cui ho avviato una bellissima collaborazione. Entrambe veniamo da una dimensione provinciale che si è rivelata una delle nostre più grandi ricchezze. Il nostro background ci permette di vedere l’architettura con occhi diversi, di cogliere dettagli e punti di vista differenti rispetto a chi viene da una grande metropoli. Viaggiando, questa prospettiva si allarga e si arricchisce, si rinnova con elementi unici e particolari pur mantenendo l’attenzione sugli aspetti umani e funzionali della progettazione». 

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