Ha inciso il primo Cd a cinquant’anni allo studio Music Inside di Rovereto. Ne ha prodotto un centinaio di copie e siccome lavora in una azienda agricola ha trovato il modo di piazzarle alla cassa della rivendita della frutta sotto la dicitura “Vendita musica d’autore a chilometri zero”. Per dire del mezzo che diventa messaggio.
Perché le musiche e ancora di più le parole delle sue canzoni, undici, raccolte sotto il titolo “Testa e croce”, eseguite con la chitarra acustica e arrangiate dal cugino Sebastiano, che lo accompagna alla chitarra elettrica con pedaliera della batteria incorporata, sono nel segno di una genuinità autentica. E con radici ben conficcate nel solco di quel cantautorato emiliano, da Guccini ad Augusto dei Nomadi, da Bertoli a Ligabue, capace di testi profondi, diretti, che sembrano interrogare la vita e frugarci dentro, senza finzioni o sdolcinature. Testi raccontati con il timbro di voce giusto, fermo e profondo, quello che ti aspetti da persone che sanno guardarti negli occhi e cercano la tua verità, con la stessa franchezza e sincerità con la quale ti comunicano la propria.