Lo ha chiamato Womby, che aggettivizza il sostantivo inglese womb, grembo. È un lettino per il monitoraggio e il conforto del neonato, e risponde a tutte le attenzioni che a un neonato si debbono prestare: proteggerlo, avvolgerlo, cullarlo, assicurargli la presenza dei genitori, controllarlo in ogni momento. Quello che è molto più di un’idea, ma un vero e proprio prototipo è l’oggetto della tesi con la quale Benedetta Beltrami (nelle foto con i genitori e con il relatore di laurea Mario Bisson), ventunenne studentessa carpigiana, il 26 luglio si è guadagnata con 110 e lode la laurea triennale al corso di Design del Prodotto industriale del Politecnico di Milano. Definirla “tesi”, dunque, è riduttivo: al corso di Design del Politecnico milanese studi siffatti si chiamano “progetti di laurea”, data la loro prossimità alla traduzione concreta: quello che succederà a Womby, pronto per essere trasformato in una start-up e diventare vero e proprio prodotto da immettere sul mercato. La sua ideatrice, cui resterà la proprietà intellettuale condivisa con il relatore di tesi Mario Bisson, continuerà a seguirlo nell’azienda che ha fatto da incubatrice al progetto e che ne ha curato il brevetto, detenuto insieme al Politecnico.
5 Settembre 2017
Laurea al Politecnico per Benedetta Beltrami con un'idea che avrà mercato
Un prodotto in grembo alla tesi
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