L’operazione “mille alberi” chiusa da un gesto simbolico e da critiche al Pd

I 5 Stelle, gli alberi e la lezione del realismo

Ci vuole la terra, per piantare un albero: altrimenti le foreste, che notoriamente non fanno rumore nel crescere, non crescono proprio. Lo hanno imparato a proprie spese gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Carpi che avevano pensato bene di fissare la domenica che precede la Festa degli Alberi – il 19 novembre scorso – per coinvolgere l’Amministrazione comunale nel patrocinio a una operazione che doveva essere esemplare, quanto priva di bandiere di partito: piantare fra i settecento e i mille alberi. Data della richiesta al Comune: il 26 ottobre. Dunque, in meno di un mese sarebbe stato necessario trovare aree pubbliche, perché quelle indicate dai promotori dell’azione intorno alla scuola media Margherita Hack di Cibeno mai e poi mai avrebbero potuto ospitare una invasione arborea degna dello shakespeariano bosco di Birnan (Macbeth), a dispetto di tutta la buona volontà dei pentasellati di farsi carico dello “sforzo organizzativo”. 

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