Liberi e Uguali chiede mobilitazione e rispetto delle leggi, come sempre

Ma a che cosa sono serviti 70 anni di riti antifascisti?

Dal “caso Galantini” agli umori xenofobi sfruttati da Forza Nuova

CARPI – Mano a mano che si allontana nel tempo, la vicenda dell’appartamento affittato a una cooperativa dall’assessore Cesare Galantini come Centro di accoglienza straordinaria perde i propri connotati di caso politico amministrativo (presunti conflitto di interessi e falso in atto pubblico della Giunta) per assumere i suoi veri contorni.

Che si riassumono in due dati di fatto. Il primo: qualunque condominio o caseggiato di Carpi si ribellerebbe all’idea di un alloggio affittato a profughi, anche se il locatore non fosse un Assessore comunale, ma un semplice cittadino, mosso da ragioni umanitarie o anche semplicemente economiche.

E questo al di là dell’effettivo disturbo arrecato al resto dei residenti e della sussistenza di oggettive difficoltà di convivenza. Le ragioni di questo assioma vanno ricercate nel momento storico, com’è ovvio: sullo sfondo di un umore collettivo rancoroso per effetto di crisi, disoccupazione, sfiducia e delegittimazione di tutto e tutti, la percezione di una diversità inconciliabile con usi e costumi nostrani si trasferisce irrazionalmente a una condizione di insicurezza.

E anche il minimo pretesto di dissidio condominiale acquista una valenza ideologica. È su questo che si innesta il secondo dato di fatto, vale a dire l’operazione di cattura di consensi da parte di organizzazioni come Forza Nuova.

Alle quali non par vero di poter pensare che perfino nell’Emilia governata per un settantennio dalla Sinistra, perfino in una roccaforte carica di memorie e simboli antifascisti come Carpi si stiano creando condizioni simili a quelle delle periferie e delle borgate romane dove l’organizzazione di Roberto Fiore e la consorella e rivale Casa Pound hanno di fatto cancellato la presenza del Pd e delle altre formazioni di sinistra, diventando unico riferimento della popolazione.

Ci si poteva aspettare un chiarimento e anche una spietata analisi di quanto sta accadendo da parte di Liberi e Uguali, la formazione guidata da Pietro Grasso che alla conferenza stampa di sabato 13, prendendo le mosse dal “caso Galantini”, si è concentrata proprio sui suoi effetti: la manifestazione di Forza Nuova della quale l’Assessore ha detto di considerare i 5 Stelle come mandanti morali. 

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