Presentata la lista che sostiene il candidato Mario Enrico Rossi Barattini

A Novi il centro destra è unito

Per presentarsi hanno scelto il Cafè Noir, locale “in” della più importante frazione del Comune di Novi, i promotori della lista “Centrodestra per Novi”, frutto di quell’incontro tra Lega Nord, Fratelli d’Italia An e Forza Italia di cui si dice sia maggioranza a livello nazionale, ma che per ora trova applicazioni solo episodiche e locali. Il fattore unitario – contraddetto dall’assenza del simbolo di Forza Italia, presente solo come RinNovi, che è poi l’area del partito di Silvio Berlusconi legata a Gianpiero Samorì – è quello sul quale ha insistito il candidato Sindaco della lista, Mario Enrico Rossi Barattini, ventinovenne laureato in Giurisprudenza, modenese, responsabile provinciale del Carroccio per sicurezza e immigrazione. E la sicurezza, insieme al tema della ricostruzione, è il perno intorno al quale ruota il programma della formazione politica che accampa orgogliosamente la propria etichetta di esclusività della rappresentanza del centro destra. Sicurezza, dunque, per chiedere maggior coordinamento fra le forze dell’ordine, più presenza di agenti nelle strade e meno negli uffici, una App a disposizione dei cittadini per segnalare episodi di degrado. E, soprattutto, lotta senza quartiere all’abusivismo e controllo assiduo sui campi rom (esiste quello di via Gazzoli, ma ultimamente non fa molto notizia, ndr) con invocazione delle ruspe per quelli abusivi. Altrettanto viva è l’attenzione della lista e del candidato Sindaco sulla ricostruzione, considerata stagnante (“Non si vedono cantieri e operai al lavoro”), sia perché le autorità cittadine non si fanno sentire ai livelli più elevati “…per non disturbare il potentato di turno”, sia perché la dirigenza comunale frappone barriere burocratiche dalle quali lui, Rossi Barattini, per le competenze che può vantare nel diritto amministrativo, ha assicurato non si farebbe certo ostacolare. Al capolista hanno fatto da contorno alcuni candidati come Franco d’Elia, particolarmente attento al tema nomadi, Vincenzo Tosto, che ha posto l’accento sulla coesione e compattezza della squadra messa in campo, Remo Bonatti, che ha curato la parte del programma dedicata ai giovani (tutti e tre novesi) e Giorgio Cavazzoli, carpigiano, anima politica della coalizione (“Mi sono candidato perché il centrodestra unito è un segnale, non siamo degli ex come quelli della lista civica che restano comunque di sinistra”) e attento in particolare ai problemi dell’economia, con la crisi del tessile che colpisce Rovereto, e quella dell’edilizia, che va a danno soprattutto degli scalifici di Novi. La risposta? Serrare le fila insieme alle associazioni di categoria e ottenere dalle banche, a favore delle piccole imprese, le stesse agevolazioni concesse alle grandi.

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