Le forze politiche critiche su investimenti e carenza di visione

È stato un dibattito abbastanza di routine, quello che ha preceduto il voto sul bilancio 2018. Quasi si discutesse di qualche cosa di risaputo e ripetitivo, con i soli momenti di conflittualità rappresentati dagli investimenti, quelli sui quali più si giocano le visioni strategiche. 

 

Ed è il motivo per il quale la consigliera Monica Medici, dei 5 Stelle, per fare un esempio, ha sostenuto che avrebbe anche votato la parte corrente, ma quella relativa agli investimenti, dove dovrebbe emergere la lungimiranza di un governo locale e la sua capacità di progettare il futuro, quella l’ha ritenuta altamente insufficiente e tale da motivare il proprio voto contrario. “La parte investimenti – ha dichiarato – non legge la realtà di Carpi e si investe su cose non importanti”. Intendendo con questo soprattutto le risorse destinate alla nuova sede comunale e al restauro del Torrione, opere da lei ritenute illustrative solo dell’immagine dell’Amministrazione (le ha paragonate alle spese stornate dall’azienda per farsi la bella villa che hanno affossato più di un imprenditore di Carpi). 

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