Una sfida a tre dentro le urne

Si respira un’aria elettrica nel Comune di Novi: domenica 11 giugno i cittadini saranno chiamati a scegliere il nuovo Sindaco e in paese non si parla d’altro. Se n’è avuta una prova con l’ampia partecipazione al confronto tra i candidati avvenuto martedì scorso, in una Sala civica gremita di persone accorse per ascoltare le proposte di Mario Enrico Rossi Barattini della lista RinNovi (“Samoritani” di RinNovi più Lega Nord e Fratelli d’Italia An), Giulia Olivetti di Insieme al centro sinistra (Partito democratico- Sinistra italiana) ed Enrico Diacci di Noi lista civica. La serata, promossa da Lapam, Confesercenti, Ascom e Cna, prevedeva il classico confronto elettorale a tempi contingentati per esporre le rispettive idee su ricostruzione, Cispadana e viabilità in generale, futuro di Aimag, sviluppo economico e sicurezza.

Nessuno dei tre candidati si è presentato come conservatore e custode del vecchio, ma tutti come interpreti del cambiamento e fautori del rinnovamento del Comune: precisa e preparata Giulia Olivetti, proveniente da una lunga esperienza amministrativa; risoluto e viscerale Rossi Barattini, interprete dei temi più cari alla Lega Nord; appassionato e insieme pragmatico Enrico Diacci, espressione di una lista civica senza affiliazioni partitiche. Non sono mancati commenti sottovoce, sguardi di intesa e piccole strategie di comunicazione tra i candidati e i componenti delle rispettive liste, tutti rigorosamente seduti nelle prime file. E, curiosamente, tanto la “sinistra” Olivetti quanto il “destro” Barattini hanno dovuto spiegare perché non si sentono dei candidati catapultati a Novi da fuori. Difficile assegnare la palma del vincitore: solo un applausometro avrebbe potuto decretarlo.