La “bufera”, come l’ha voluta definire un giornale, è stata soprattutto sui social. Prima alimentando l’aspettativa di chissà quale scontro che si sarebbe profilato nell’aula di palazzo Scacchetti sulla questione dello squilibrio tra italiani e stranieri nelle classi della scuola primaria di Carpi, alla luce del caso verificatosi alla scuola Giotto.
E dopo, con una strana inversione delle parti, per cui profili facebook molto critici in genere verso il Pd, sono intervenuti questa volta per difenderlo dalle accuse di razzismo che gli sono piovute addosso. E da chi? Niente meno che dagli esponenti della minoranza di centro destra, accusati di “dare addosso al Pd per far vedere che sono vivi e vegeti”.
Insomma, non ci si capisce più niente, se non si va a quello che c’è stato in mezzo, vale a dire al Consiglio comunale del 9 novembre scorso.