Dopo 20 anni la vecchia guardia lascia ai giovani. Il Selmi capofila in Emilia

Ricambio al Mep che saluta Carpi

L’8 e il 9 ottobre scorsi si è tenuta per l’ultima volta a Carpi la riunione del Consiglio direttivo dell’Associazione Mep Italia, una delle tre organizzazioni – le altre si chiamano Imap, Italian Model European Parliament, e Peg, Parlamento europeo giovani – che nel nostro paese si incaricano di realizzare sessioni di simulazione del Parlamento di Strasburgo Capofila per l’Emilia della rete di istituti che d’ora in poi coordinerà il progetto, è diventato l’istituto Selmi di Modena – il riferimento è la docente Roberta Lasagni – già atteso da una prima scadenza: preparare la partecipazione degli istituiti superiori aderenti all’Associazione alla sessione nazionale  in programma dal 24 al 28 ottobre ad Assisi.  

E’ l’evento che Carpi ebbe l’onore di ospitare lo scorso anno, di questi giorni, quando in città convennero 140 ragazzi di 24 licei e istituti da tutta Italia, a conferma del ruolo di primo piano svolto per tutti i vent’anni della storia dell’Associazione che finora ha avuto sede proprio in città ed è stata guidata anche da due presidenti carpigiani, Rossano Razzoli e Giulio Guaitoli.  E’ un ruolo conquistato grazie a colei che di Mep Italia è stata per tutto il tempo la coordinatrice nazionale, la docente di Francese Cristiana Casarini. Proprio lei, insieme ai colleghi del Fanti Deanna Dodi, Astrid Lange e Giovanna Lugli, all’amica e collega di Ferrara Rosanna Ducati e ad alcuni giovani di Carpi, pose le basi, il 9 settembre 1996, dell’Associazione della quale Cecilia Ghittoni, avvocato, avrebbe poi steso l’atto costitutivo.

Il gruppo originario si è poi allargato, trovando riferimenti in istituti scolastici di Napoli, Roma, Bassano del Grappa e conferendo all’Associazione l’attuale impronta nazionale.

Ora però, la generazione di docenti che la volle e la fece crescere sta accomiatandosi dal mondo della scuola, mentre alla guida dell’associazione è approdato Guido Frasoldati, ventitreenne modenese studente di Giurisprudenza a Trento, “cresciuto”, si può dire, nelle varie sessioni organizzate in questi anni da Mep Italia.

E’ una vera e propria svolta generazionale e territoriale, dunque, quella che sta avvenendo e che vedrà Carpi sempre presente, ma non più protagonista com’è stata finora. E con Cristiana Casarini, che non nasconde un po’ di malinconia nell’abbandonare l’impegno nel quale ha profuso tante energie, proviamo a tracciare un bilancio: «Ma tant’è ­– dice –, mi consola il fatto che tutto quello che abbiamo realizzato ha avuto un senso per migliaia di giovani, alcuni dei quali prenderanno le redini del progetto da protagonisti assoluti»

 

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